Valutazione del rischio amianto, censimento e analisi ambientale
L’amianto è un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del serpentino e degli anfiboli.
È’ stato largamente usato per le sue eccezionali proprietà di resistenza al fuoco, di isolamento termico ed elettrico, di resistenza agli acidi ed alla trazione, dotato di capacità fonoassorbenti, facile da lavorare in quanto può essere mescolato ad altre sostanze.
Purtroppo le polveri contenenti fibre d’amianto, respirate, possono causare gravi patologie, l’asbestosi per importanti esposizioni, tumori della pleura (ovvero il mesotelioma pleurico), e il carcinoma polmonare.
La produzione e lavorazione dell’amianto è fuori legge in Italia dal 1992, ma non la vendita. La legge n. 257 del 1992, oltre a stabilire termini e procedure per la dismissione delle attività inerenti all’estrazione e la lavorazione dell’asbesto, è stata la prima ad occuparsi anche dei lavoratori esposti all’amianto.
Gli articoli 248 e 249 del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. impongono al datore di lavoro, di individuare la presenza di materiali a potenziale contenuto d’amianto e valutare i rischi dovuti alla polvere proveniente dai materiali contenenti amianto, al fine di stabilire la natura e il grado dell’esposizione e le misure preventive e protettive da attuare.
Inizialmente si deve procedere ad un censimento, cioè ad un’analisi preliminare del sito al fine di poter classificare gli eventuali materiali che potenzialmente possono contenere amianto. La classificazione e la verifica della presenza di amianto viene poi svolta successivamente, previo prelievo massivo e analisi del materiale sospetto per determinare la presenza di amianto attraverso le seguenti tecniche analitiche previste dal DM 6/9/1994 (MOCF – SEM – Diffrattometria a raggi X)
In seguito si effettua una verifica e valutazione dello stato di conservazione delle strutture contenenti amianto al fine di preventivare un eventuale intervento di bonifica. La verifica viene effettuata attraverso l’utilizzo di uno specifico protocollo operativo che integra i metodi analitici (prelievi ambientali di fibre) con una valutazione ispettiva della struttura in grado di esprimere un indice di degrado del manufatto.
Qualora si scopre la presenza di amianto all’interno di una struttura, si procede alla nomina del responsabile dei manufatti contenenti amianto – in possesso di idonea formazione nel campo della gestione del rischio amianto.
La norma inoltre prevede periodici monitoraggi delle fibre aerodisperse per verificare l’esposizione dei lavoratori alle fibre di amianto – D.Lgs. 81/08. L’attività viene svolta mediante prelievi personali su lavoratore, per misurare il valore di esposizione professionale.
IGEA GROUP offre alle aziende supporto e assistenza nella Valutazione del rischio amianto, censimento manufatti contenenti amianto e analisi ambientale di fibre aerodisperse e su campioni massivi, è inoltre in grado di assumere, per mezzo di professionisti esperti e abilitati in materia, il ruolo di responsabile dei manufatti contenenti amianto provvedendo alla gestione della struttura così come previsto dalla normativa.
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