Analisi delle condizioni di illuminamento degli ambienti di lavoro
Le recenti disposizioni di legge sulla tutela della salute nei luoghi di lavoro, sia europee che nazionali hanno conferito al tema “luce e lavoro” un importanza ed una rilevanza assai maggiore rispetto al passato. Nei luoghi di lavoro, un ambiente luminoso fortemente disomogeneo determina disconfort occupazionale e riduzione della capacità di vedere oggetti significativi o entrambe le situazioni, inoltre spesso causa disturbi visivi (astenopia occupazionale).
L’illuminazione di un ambiente di lavoro deve essere tale da soddisfare esigenze umane fondamentali quali:
• buona visibilità: per svolgere correttamente una determinata attività l’oggetto della visione deve essere percepito ed inequivocabilmente riconosciuto con facilità, velocità ed accuratezza;
• confort visivo: l’insieme dell’ambiente visivo deve soddisfare necessità di carattere fisiologico e psicologico;
• sicurezza: le condizioni di illuminamento devono sempre consentire sicurezza e facilità di movimento ed un pronto e sicuro discernimento dei pericoli insiti nell’ambiente di lavoro.
Per soddisfare queste tre esigenze fondamentali è necessario riferirsi a parametri qualitativi e quantitativi definiti per sistemi di illuminazione naturale ed artificiale. La progettazione adeguata di un ambiente visivo – che ricordiamo deve soddisfare le tre esigenze sopra citate – è misurata in termini di prestazione visiva, espressione utilizzata per descrivere la capacità di rilevazione e l’attitudine a reagire che una persona manifesta quanto i dettagli dell’oggetto della visione (compito visivo) entrano nella spazio di osservazione (campo visivo). La prestazione visiva è condizionata da diverse variabili che si possono ricondurre a tre elementi fondamentali: le capacità visive del soggetto, il compito visivo, le caratteristiche dell’ambiente.
Il Decreto Legislativo n° 81/2008 non introduce valori di illuminamento minimi di riferimento, permette quindi di adeguarsi ai più corretti standard europei. I principali riferimenti utilizzati per valutare l’adeguatezza delle fonti luminose sono le norme tecniche in particolare UNI EN 12464-1 Illuminazione dei posti di lavoro – Parte 1: Posti di lavoro interni.
IGEA GROUP offre alle aziende supporto e assistenza nell’ Analisi strumentale delle condizioni di illuminamento degli ambienti di lavoro attraverso professionisti esperti e competenti in materia.
Richiedi un preventivo, contataci, un consulente ti risponderà il prima possibile.