Verifica delle condizioni microclimatiche – ambienti moderati, severi caldi e freddi
Il microclima é l’insieme dei fattori (es. temperatura, umidità, velocità dell’aria) che regolano le condizioni climatiche di un ambiente chiuso o semi-chiuso come ad esempio un ambiente di lavoro.
L’organismo umano può essere paragonato ad una macchina termica alimentata da combustibili sotto forma di alimenti che vengono trasformati parte in lavoro (10-20 %) parte in calore (80-90%). Ne consegue che l’individuo per essere in grado di mantenere costante la sua temperatura interna, deve essere in grado di dissipare il calore metabolico prodotto in eccesso nell’ambiente. Quindi per mantenere la condizione di equilibrio stabile è necessario che il Bilancio Termico sia nullo, cioè la quantità di calore prodotta e assunta dall’organismo deve essere uguale a quella dissipata.
Variazioni dei parametri microclimatici oltre i normali limiti determinano sofferenze delle principali funzioni fisiologiche con ripercussioni più o meno gravi sulle capacità lavorative e quindi sulla produttività e, in condizioni estreme, a manifestazioni patologiche.
Gli ambienti termici vengono convenzionalmente distinti in:
• Moderati (in cui l’obiettivo è il raggiungimento del benessere termoigrometrico);
• Severi caldi/freddi (in cui l’obiettivo è la sicurezza e la riduzione dello stress termico).
Si definiscono termicamente moderati gli ambienti nei quali la progettazione e la gestione degli impianti tendono al raggiungimento del benessere termico, definito come stato psicofisico in cui il soggetto esprime soddisfazione nei riguardi del microclima oppure come condizione in cui il soggetto non ammette nessuna sensazione di caldo o di freddo. Entrambe le definizioni sono particolarmente semplici; estremamente più complesso è l’espressione del benessere termico o lo scostamento da esso in termini fisiologici o di parametri microclimatici.
Gli ambienti termici severi caldi sono quegli ambienti in cui è richiesto un notevole intervento del sistema di termoregolazione dell’organismo (attraverso i meccanismi di vasodilatazione e sudorazione) al fine di diminuire l’accumulo di energia termica nel corpo.
Gli ambienti termici severi freddi sono quegli ambienti nei quali è richiesto un notevole intervento del sistema di termoregolazione dell’organismo (attraverso i meccanismi di vasocostrizione e brivido) al fine di limitare la diminuzione della temperatura del corpo con particolare riferimento al nucleo.
Occorre in primo luogo ricordare l’art. 2087 cod. civ. che prescrive l’obbligo per il datore di lavoro di “adottare le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l’esperienza e la tecnica sono necessarie a tutelare l’integrità fisica e la personalità morale dei lavoratori”. Questa norma, in combinazione con le prescrizioni della legislazione vigente, impone al datore di lavoro di attuare tutte quelle misure, anche se non espressamente previste, rese possibili dal progresso tecnologico al fine di migliorare le condizioni climatiche dell’ambiente di lavoro.
Il Titolo VIII del DLgs 81/08 tratta l’esposizione lavorativa ad Agenti Fisici;
al Capo I – “Disposizioni generali”, Art.180 comma 1, specifica che il microclima rientra tra gli agenti fisici che possono comportare rischi per la salute del lavoratore e pertanto, all’Art.181 comma 1, impone l’obbligo per il datore di lavoro di valutare il rischio microclima presente negli ambienti di lavoro, nell’ambito della valutazione delle varie tipologie di rischio, ai sensi dell’Art. 17 comma 1 lettera a), e di elaborare il documento con le caratteristiche indicate nell’Art. 28 comma 2 e comma 3 del DLgs 81/08.
Inoltre secondo l’Allegato IV D.Lgs 81/2008 punto 1.9 la temperatura nei locali di lavoro deve essere adeguata all’organismo umano durante il tempo di lavoro, tenuto conto dei metodi di lavoro applicati e degli sforzi fisici imposti ai lavoratori. Nel giudizio sulla temperatura adeguata per i lavoratori si deve tener conto della influenza che possono esercitare sopra di essa il grado di umidità ed il movimento dell’aria concomitanti.
Le condizioni microclimatiche quindi sono un fattore determinante per la salubrità degli ambienti di lavoro perché interagiscono con il benessere degli abitanti.
Il conseguimento del benessere termico, cioè lo stato di piena soddisfazione nei confronti dell’ambiente stesso, costituisce per l’uomo una condizione indispensabile per il raggiungimento del benessere totale.
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