Gestione amministrativa e stesura grafica pratiche SCIA, CIL, permessi a costruire, Pratiche ASL
La SCIA – Segnalazione Certificata di Inizio Attività – è la dichiarazione che consente di iniziare, modificare o cessare un’attività produttiva (artigianale, commerciale, industriale), senza dover più attendere i tempi e l’esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti.
Alle imprese sarà sufficiente presentare il relativo modello SCIA, correttamente compilato e completo in ogni sua parte per avviare la propria attività.
Per consentire lo svolgimento dei controlli successivi da parte degli uffici ed organi di controllo a ciò preposti, la pratica deve essere corredata delle prescritte autocertificazioni circa il possesso dei requisiti morali e professionali (quando richiesti per lo svolgimento di determinate attività) e all’occorrenza, devono anche essere allegati gli elaborati tecnici e planimetrici.
La procedura della SCIA si applica alle più svariate tipologie di attività economica, dal comparto commerciale, a quello artigianale fino alle attività turistico-ricettive, alberghiere ed extralberghiere.
I nuovi modelli unici semplificati per CIL (Comunicazione inizio lavori) e CILA (Comunicazione inizio lavori asseverati) sono stati redatti in conformità alla nuova Legge 164/14 che ha modificato l’intervento edilizio relativo alla Manutenzione Straordinaria. La CIL e CILA elimina i tempi di attesa per l’inizio dei lavori, riduce i costi relativi ai diritti di segreteria e rende più snella la procedura per il cittadino in quanto nei modelli è stata eliminata la dimostrazione della legittimità del fabbricato poichè i titoli edilizi non devono essere più forniti dal cittadino.
Pertanto la nuova modulistica è più gravosa per l’Amministrazione Comunale, in termini di verifiche tecniche ed amministrative, in quanto dovrà verificare in tempi stretti se la documentazione è completa, se devono essere acquisiti pareri di Enti alla tutela dei vincoli, e se l’immobile risulta legittimo. Ciò comporta che i Municipi dovranno modificare la loro organizzazione a tal fine.
Il permesso di costruire, disciplinato dal D.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico dell’edilizia), è un’autorizzazione amministrativa prevista dalla legge italiana, concessa dal comune, che autorizza l’attività di trasformazione urbanistica ed edilizia del territorio, in conformità agli strumenti di pianificazione urbanistica.
In linea generale le nuove costruzioni e gli interventi di ristrutturazione edilizia o urbanistica di un certo rilievo sono quasi sempre soggetti al rilascio del permesso di costruire.
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